Cari amici
Dopo doverosa pausa ricominciano i post
di Como Gallina, spero con scadenza almeno settimanale.
A cosa è stata dovuta la pausa?
Semplice: siccome non funziona più praticamente niente a Como non
sapevo più di cosa scrivere... troppa roba, gente incazzata, lettere
ai giornali, segnalazioni da parte di tutti sul fatto che questa
amministrazione sembra non azzeccarne una neanche per sbaglio.
Troppe cose che non vanno fanno male
alla satira: si finisce per scrivere banalità.
Oggi vi (ri)parlo del monumento di
(a) Libeskind perché tutta la faccenda ha il sapore di un
paradigma, cioè sembra riassumere in se tutte le storture che
fanno di Como una povera città.
Il cantiere sulla diga foranea Piero
Caldirola per ora ha prodotto la chiusura della passeggiata e un
cesso chimico in bella vista. Di opere d'arte nessuna notizia. C'era
da aspettarselo però.
Tutta la faccenda è un esempio del
metodo “armiamoci e partite”.
Si butta giù un progetto e in qualche
modo lo si fa approvare dalla giunta.
Si zittiscono tutte le voci critiche e
si tira diritto.
Poi arrivano i pareri (contrari o
comunque non favorevoli) degli organi di controllo sul paesaggio e
sugli altri aspetti e si fa i sordi. In fondo sono pareri su
bazzeccole del tipo “regge, non regge?”, “ha senso o è una
vaccata?”, “ci guadagna la città o diventa più incasinata e
pasticciata di prima?”.
Tutti pareri espressi non da pensionati
affacciati ai cantieri ma da esperti professionisti, architetti e
ingegneri alcuni addirittura istituzionali come le varie
sopraintendenze.
Niente! Si tira bellamente diritto.
Oggi 16 marzo 2015 sappiamo che per
EXPO non ci sarà nessun monumento sulla diga.
Il tondello proposto non regge la
struttura e va riprogettato assieme ai pali nel lago eccetera...
Però non ci sarà nemmeno la diga
stessa ad allietare i turisti... perché il monumento non c'è ma
il cantiere si, e da mesi.
COMO, EXPO, TURISMO SONO TRE PAROLE CHE NON VANNO D'ACCORDO SEMBRA!
CREDO SIA ORA PER I COMASCHI DI SCENDERE DALLA PIANTA...
Ripetiamo la litania? No per favore!
Inizia con “Ticosa e nuova viabilità in via Milano” continua con
“Paratie e lungolago” e via e via... continua con l'elenco dei
cantieri e prosegue quanto si vuole.
Alla fine tutto è un cantiere, le
opere che dovrebbero esserci, se mai ci saranno, nessuno le conosce.
La manutenzione ordinaria della città
è ai minimi storici di sempre. Che si può fare?
Nonostante tutto si può fare ancora
davvero tanto: basta scrollarsi di dosso l'indifferenza, farsi coraggio e cercare di partecipare
attivamente alla vita pubblica della città.
L'alternativa è riuscire a far
dichiarare dall'UNESCO:
“Como capitale mondiale del
cantiere infinito”
Siete contenti? Io no.
E allora muoviamoci.
Lunedì sera dalle 20.30 a Palazzo
Cernezzi c'è il consiglio comunale io ci vado e voi?