martedì 31 marzo 2015

Capire l'arte moderna

(Occhio: non è un rottame lasciato lì!)
Tra venerdì e sabato scorsi (27-28 marzo) i solerti operatori di Aprica hanno ripulito ben bene la piazza Verdi a Como. L'hanno pulita così bene da cancellare del tutto un'installazione artistica realizzata da Marker che, nei patti col Comune avrebbe dovuto durare una decina di giorni.




(anche i gabbiani appaiono perplessi)
Al fine di prevenire future sviste avvisiamo gli operatori di Aprica che se dovessero notare un manufatto di ferro tutto storto nei pressi della diga foranea, una roba che ha tutta l'aria di uno scarto di carpenteria finito sotto un treno, non si mettano in testa di smaltirlo come rottame! Meglio prima chiedere in Comune: potrebbe trattarsi dell'opera eccelsa del magnifico architetto Daniel Libeskind donato alla città di Como per farla più bella e più splendente che pria.


(Doveroso tributo al generoso artista donatore)

Magari il Comune da parte sua potrebbe prevenire una sua involontaria rimozione da parte degli spazzini mettendovi sopra un cartello con su scritto:  
“Opera d'arte eccelsa attenzione: non è un rottame!!!”.


Certo l'aspetto del coso non aiuta... ma con un poco di attenzione si potranno evitare altre magre!

lunedì 30 marzo 2015

La Battaglia di San Fermo

La battaglia contro le ludopatie il comune di San Fermo della Battaglia l'ha presa seriamente.


I locali che decideranno di non installare o rimuovere le slot machines avranno un consistente sconto sulla TARI. Per esempio un locale che avesse pagato 1000 € l'anno scorso, quest'anno dovrebbe pagarne 1420, ma se rinuncia alle slot machines ne pagherà solo 994.
Lo sconto applicato sulla nuova tariffa è dunque del 30%.

Il Movimento Cinque Stelle aveva proposto, in merito alla discussione sulla tassa di occupazione del suolo pubblico a Como, di applicare (almeno) uno sconto del 5% a quegli esercizi che rifiutavano le slot machines. Lo sconto andava ad annullare il rincaro previsto per il 2015. Era il minimo della decenza!

Ma mentre a Como si è tutti (a parole) molto pii ed etici e si lotta strenuamente (a parole) contro la nuova malattia sparsa a piene mani da governi sciagurati, (ma poi nei fatti non si fa quasi nulla di incisivo ne di concreto), a San Fermo della Battaglia la battaglia al gioco d'azzardo la si fa davvero!

E a niente serve piagnucolare che il comune di San Fermo “gode” dei vantaggi economici dovuti alla presenza del nuovo ospedale Sant'Anna sul proprio territorio, e relativi ricavi per i parcheggi.

Se tutto quanto è solo una questione di soldi anche San Fermo avrebbe potuto spenderseli in opere pubbliche utili solo al conseguimento della rielezione della attuale giunta.
Invece hanno avuto uno scatto etico notevole di cui bisogna dagli merito.

Nella battaglia al gioco d'azzardo San Fermo della Battaglia batte Como 30 a 2 (e mezzo).

Basterà questa batosta morale a risvegliare i nostri amministratori comaschi un maggior senso dell'etica? A fargli mettere da parte per un poco le tabelline dei conticini da massaia ottusa?

O continueranno a cullarsi con articoli di giornale involontariamente comici e sottilmente offensivi come quello dove si legge che “Como è più pulita di Avellino e di Vancouver” ?!
Oppure quelli dove si legge: “Alberghi pieni per l'effetto EXPO” !!!
Saremo pure polli ma non è che ci beviamo proprio tutto!!!

(qui a fianco un'edizione de "La Provincia" del 1883)
Io un pensierino sopra ce lo farei...






domenica 22 marzo 2015

Viale Giulio Cesare


Lite in comune di Como tra l'assessore Gerosa e il dirigente Lorini sui lavori (fermi) in viale Giulio Cesare, ce lo racconta “La Provincia” e la cosa ci spiace assai.

In un comune dove tra assessori e tecnici comunali vige la pace e la serenità tutto va per il meglio!
Eccovi dunque un modesto contributo alla risoluzione pacifica e soddisfacente del conflitto:
I lavori in Viale Giulio Cesare sono fermi da due mesi e lo saranno per altrettanti?
Basta sedersi al computer, aprire un programmino di grafica e farci un bel rendering.
Voilà! Il problema è bello che risolto e tutti sono felici come passerotti in primavera.

In fondo non è tutto un rendering il mondo dei lavori pubblici a Como (e in generale in Italia)?
La realtà virtuale ci regala splendide visioni di come sarà (?) l'area Ex Ticosa, di come sarà il Nuovo Lungolago, di come apparirà splendente sulla Diga Foranea l'opera eccelsa del Libeskind...
E allora via di fantasia: facciamo dunque un bel rendering anche di Viale Giulio Cesare e sognamo!


Che importa se la città che fu “la perla del Lario” assomiglia sempre più alla periferia abbandonata di una metropoli decaduta, che importa se ci si vive male e tutto ha un'aria di disordine e precarietà, che importa se il cantiere di Palazzo Pantera è fermo da decenni?

Se si sa sognare la vità si alimenta di speranza e chi vive sperando muore cantando
Il guaio è che magari si muore cantando, come Cavaradossi nella Tosca:
“L'ora è fuggita e io muoio disperato....”.

Tempus fugit, ma anche se l'ora di darsi una mossa con la giunta Lucini sembra oramai definitivamente fuggita ci possiamo consolare ammirando nuovi e meravigliosi rendering che ci descrivono come sarà (?) più bella e splendente che pria la nostra attuale penossissima Como.


Pace e bene!
fulvio


lunedì 16 marzo 2015

Di cantiere in cantiere

Cari amici
Dopo doverosa pausa ricominciano i post di Como Gallina, spero con scadenza almeno settimanale.

A cosa è stata dovuta la pausa? Semplice: siccome non funziona più praticamente niente a Como non sapevo più di cosa scrivere... troppa roba, gente incazzata, lettere ai giornali, segnalazioni da parte di tutti sul fatto che questa amministrazione sembra non azzeccarne una neanche per sbaglio.

Troppe cose che non vanno fanno male alla satira: si finisce per scrivere banalità.

Oggi vi (ri)parlo del monumento di (a) Libeskind perché tutta la faccenda ha il sapore di un paradigma, cioè sembra riassumere in se tutte le storture che fanno di Como una povera città.

Il cantiere sulla diga foranea Piero Caldirola per ora ha prodotto la chiusura della passeggiata e un cesso chimico in bella vista. Di opere d'arte nessuna notizia. C'era da aspettarselo però.

Tutta la faccenda è un esempio del metodo “armiamoci e partite”.
Si butta giù un progetto e in qualche modo lo si fa approvare dalla giunta.
Si zittiscono tutte le voci critiche e si tira diritto.
Poi arrivano i pareri (contrari o comunque non favorevoli) degli organi di controllo sul paesaggio e sugli altri aspetti e si fa i sordi. In fondo sono pareri su bazzeccole del tipo “regge, non regge?”, “ha senso o è una vaccata?”, “ci guadagna la città o diventa più incasinata e pasticciata di prima?”.
Tutti pareri espressi non da pensionati affacciati ai cantieri ma da esperti professionisti, architetti e ingegneri alcuni addirittura istituzionali come le varie sopraintendenze.

Niente! Si tira bellamente diritto.
Oggi 16 marzo 2015 sappiamo che per EXPO non ci sarà nessun monumento sulla diga.
Il tondello proposto non regge la struttura e va riprogettato assieme ai pali nel lago eccetera...
Però non ci sarà nemmeno la diga stessa ad allietare i turisti... perché il monumento non c'è ma il cantiere si, e da mesi.
 
 COMO, EXPO, TURISMO SONO TRE PAROLE CHE NON VANNO D'ACCORDO SEMBRA!
CREDO SIA ORA PER I COMASCHI DI SCENDERE DALLA PIANTA...


Ripetiamo la litania? No per favore! Inizia con “Ticosa e nuova viabilità in via Milano” continua con “Paratie e lungolago” e via e via... continua con l'elenco dei cantieri e prosegue quanto si vuole.

Alla fine tutto è un cantiere, le opere che dovrebbero esserci, se mai ci saranno, nessuno le conosce.
La manutenzione ordinaria della città è ai minimi storici di sempre. Che si può fare?

Nonostante tutto si può fare ancora davvero tanto: basta scrollarsi di dosso l'indifferenza, farsi coraggio e cercare di partecipare attivamente alla vita pubblica della città.

L'alternativa è riuscire a far dichiarare dall'UNESCO:
Como capitale mondiale del cantiere infinito”
Siete contenti? Io no.

E allora muoviamoci.
Lunedì sera dalle 20.30 a Palazzo Cernezzi c'è il consiglio comunale io ci vado e voi?





giovedì 5 marzo 2015

La prima gratta


Con squilli di tromba e sventolio di bandiere si è annunciata la grande novità che interesserà il trasporto pubblico a Como: il biglietto si potrà fare in vettura!!!

Ma come?! Mi direte, Già si può fare in vettura!
Dipende... Dipende da cosa? Dalla simpatia o antipatia del conducente, ovvero, fino ad ora almeno, dalla sua disponibilità, dal non essere troppo impegnato in altro, dal non essere incazzato col mondo intero , eccetera...

Tutta la novità sbandierata come Grande Evento per EXPO' si riduce dunque a questo: i conducenti dei bus saranno adesso obbligati, casi loro messi a parte, a rilasciare il biglietto anche in vettura, al modesto sovrapprezzo di 1.30 €

Il biglietto urbano tra pochi a giorni a costerà 1.40 €, non proprio economico diciamolo ma in linea con molte altre città italiane.
Il biglietto preso in vettura però costerà 2.70 € poco meno di una corsa in taxi !!!
E magari, su tratte corte come, e.g. Piazza Vittoria – Camerlata converrà a questo punto davvero andarci in taxi, specie se si è in almeno due persone. 

Dove sta dunque il senso dell'orgasmo con il quale è stata annunciata la Perfetta, non ché Unica, Indefettibile, Sublime e Mirifica Riforma???

Non si sa!!! 
Quello che si sa è che soltanto qualche ricco turista,
così stravagante da girare Como e dintorni in corriera potrà pagare il prezzo del biglietto a bordo senza la sgradevole sensazione di essere stato spennato!

Come ho già scritto nel mio precedente post “Viaggiare in prima”, se questa è la prima ideona per mettere in ordine nel trasporto pubblico a Como in vista di EXPO... beh...
LA PRIMA GRATTA !!!

A proposito: hanno annunciato che arriverà prima o poi il biglietto elettronico... prima... o poi...!

L'anno prossimo forse.
O forse quello dopo, o quello dopo ancora... che giochino divertente: indovinate l'anno in cui arriverà e vincerete un biglietto (di carta) per spassarvela sui bus di Como.

Enjoy Como, se ancora ci riuscite!!!

lunedì 2 marzo 2015

Pesci rossi sul Baradello

Sul Baradello c'è una vasca dove vivono molti pesci rossi.

Non si sa chi ce li ha portati, di certo non ci sono arrivati volando, ma comunque adesso vivono lì.
Un anno eccezionalmente piovoso, tutto il 2014, li ha mantenuti belli a mollo come piace a loro.
Adesso arriverà la primavera e poi l'estate e, se non strapiove ancora come l'anno scorso, ho paura che i poveri pesciolini finiscano ad assomigliare a dei missoltini, cosa che non giova al loro benessere: Il sistema di riempimento artificiale della vasca mi sembra in uno stato penoso e bisogna trovare il modo che non vada a secco.

La vasca del Baradello, di origine medievale, e i suoi pescetti recentemente apparsi, oltre ad essere, assieme al panorama, una delle poche belle e fruibili attrazione del luogo che salvano dalla depressione chiunque osservi da dietro recinzioni le quasi inaccessibili rovine medievali, veda i pali dell'illuminazione stile set di Hollywood che non centrano niente col paesaggio, guardi alla costruzione adibita a ristorante, esternamente davvero bruttarella, cammini sul piazzale ridotto la domenica a parcheggio pieno di macchinazze e suv alla faccia del divieto d'accesso in auto nella Spina Verde ecc. ecc.

Scriviamo al Comune di Como perché mantenga in funzione il sistema di riempimento della vasca.
Oppure facciamo in modo che i pescetti vengano gentilmente spostati in qualche altro bel posto.

Ovvio che per bel posto non intendo di certo bocce di vetro, fontane cittadine quasi sempre piene di schiuma, laghetti della Ticosa... intendo vasche di giardini mantenute pulite in modo decente.

Tutti coloro che amano gli esseri viventi si attivino affinché i simpatici pescetti del Baradello possano continuare a sguazzare in qualcosa che assomigli davvero a un laghetto e non in una pozza.

O, peggio ancora che, causa incuria indifferente e marcioneria (leggi avarizia) tutta comasca, finiscano per morire secchi! A voi non piacerebbe, di sicuro, a loro nemmeno... pensateci!